Concorso Tabernacoli 2025

La Nobile Contrada del Bruco si è aggiudicata l’edizione 2025 del Concorso dei Tabernacoli, portandosi in contrada la bellissima opera della dragaiola Silvia Bindi.
La Commissione, presieduta dal Presidente de Comitato Giovanni Sportoletti e coadiuvata dal segretario del Comitato Gabriele Bartali e da Angiolino Lorenzetti era composta da Marco Grandi (Magistrato delle Contrade), Francesco Gerardi (Comitato Amici del Palio), Monica Crociani (Amministrazione Comunale), Angela Carapelli (Amministrazione Provinciale), Don Massimo Mejoli (Curia Arcivescovile), Maria Gabriella Carpentiero (Soprintendenza) e Marta Batazzi (Liceo Artistico Duccio di Boninsegna).

Banchetto del Comitato – 1° Dicembre 2025

Lunedì 1° Dicembre si è svolto il tradizionale Banchetto Annuale del Comitato Amici del Palio in occasione dell’apertura dell’anno Contradaiolo, per l’occasione al Ristorante 4 Venti. Prima della Cena si è svolto il sorteggio dei barberi per l’addobbo dell’albero di Natale in saletta. Qui di seguito alcuni scatti della serata:

Anche alcuni ex componenti hanno banchettato il primo dicembre, a pranzo, alla tuberosa, qui di sotto 2 scatti del nostro ex presidente Emiliano Muzzi

Mostra Mercato dell’Editoria di Contrada

Sala delle Lupe, 6/7 dicembre 2025, orario continuato 10.30-19.30

Nei giorni 6 e 7 dicembre pv, in concomitanza con Il Mercato nel Campo, avrà luogo nella Sala delle Lupe la Mostra Mercato dell’Editoria di Contrada, un evento questo fortemente voluto ed
ideato dagli archivisti delle 17 Consorelle, che hanno trovato nel Comune di Siena, nel Consorzio di Tutela del Palio e nel Magistrato delle Contrade dei partner sensibili ed attenti, capaci di cogliere fin da subito l’importanza e l’unicità del progetto proposto.

La mostra mercato nasce in primis dal desiderio degli archivisti di restituire dignità e memoria ai numerosi ed importanti progetti editoriali creati negli anni dalle Contrade, riscattandoli dall’oblio
dei depositi ed è al contempo animata da un profondo intento divulgativo. Conoscere quanto scritto e prodotto dal passato ad oggi, significa intraprendere un viaggio sorprendente all’interno dell’avvincente processo evolutivo e storico di una Contrada, di un rione e di quanti abitavano quelle strade, nonché di Siena in genere.

Sabato 6 e domenica 7 dicembre, dalle ore 10.30 alle 19.30, i collezionisti, gli appassionati ed i semplici curiosi avranno modo di conoscere ma anche di acquistare a prezzi speciali, dedicati
all’evento, oltre 400 prodotti editoriali dei più disparati: numeri unici, libelli, collane, trattati, opuscoli, quaderni storici e persino giornalini e sonetti. Vecchio e nuovo si alterneranno sui tavoli, odore di polvere e fresco profumo di stampa accompagneranno i visitatori in un percorso che si snoderà lungo i diciassette tavoli delle Contrade, oltre ad un punto dedicato al Comitato Amici del Palio.

La commissione organizzatrice nominata lo scorso inverno dagli archivisti delle consorelle e composta da Riccardo Manganelli (Nobile Contrada del Nicchio), Alessandra Antonini (Contrada della Selva) e Margherita Turillazzi (Contrada Priora della Civetta) ha curato fin dall’inizio ogni aspetto dell’evento trovando la massima collaborazione nel Rettore del Magistrato delle Contrade Benedetta Mocenni, nel presidente del Consorzio di Tutela del Palio Massimo Bianchi e nel dott Luigi De Rosa (Ufficio Palio del Comune di Siena) interlocutori disponibili e propositivi, ciascuno per il rispettivo ambito e competenza, come del resto il Sindaco, Nicoletta Fabio a cui va un doveroso ringraziamento.

Ed a proposito di collaborazioni, ci piace infine ricordare la preziosa opera di coordinamento svolta dalla Segreteria del Consorzio nelle persone di Roberta Bioni e Marta Fattorini e l’ulteriore tempo prestato dallo stesso Riccardo Manganelli per la realizzazione della grafica e dei manifesti della mostra, perfetto connubio di creatività, tradizione e chiaro richiamo alla tematica dell’evento.

Gita del Comitato – 25/10/2025

GITA SOCIALE DEL Comitato del 25 ottobre 2025
SULLE TRACCE DI DEIFEBO ZUCCANTINI,

Sabato 25 Ottobre intorno alle 10 del mattino il Comitato Amici del Palio si è dato appuntamento in quel dell’ex “campino” di S. Prospero per muoversi in direzione Pienza e Monticchiello. Quest’anno infatti la consueta gita di fine anno, allargata a tutti gli ex componenti, ha deciso di fare tappa in due località ricche di aneddoti e di episodi significativi della Repubblica di Siena. Sbarcati alle pendici di Monticchiello dopo un viaggio a dir poco “avventuroso” tra le curve della Cassia abbiamo potuto ammirare in tutta la sua bellezza il borgo fortificato. Entrati dalla poderosa porta S. Agata dotata dell’immancabile Balzana e del suo arco a sesto acuto ci siamo diretti all’interno della bellissima Chiesa prepositurale dei Santi Leonardo e Cristoforo che rimane ancora oggi a testimonianza del periodo di massimo splendore del borgo e conserva al suo interno molti affreschi di scuola senese risalenti al XIV° e XV° secolo. Capitanati come sempre dal nostro insostituibile “Virgilio”, rispondente al nome di Gabriele Fattorini che passo dopo passo ci ha sottolineato dell’importanza simbolica di questo ameno borgo della Val D’Orcia, che giurò fedeltà alla Repubblica nel periodo più difficile e complicato della sua storia e divenuto poi famoso soprattutto per la resistenza opposta alle truppe di Carlo V intervenute per porre fine agli ultimi rigurgiti di indipendenza di Siena nella tristemente famosa guerra che si svolse dal 1552 al 1559, anno della definitiva capitolazione con la presa di Montalcino.
E sarebbe rimasto ancora nell’oblio del tempo anche il nome del protagonista più significativo della difesa della Rocca se non avessimo potuto riassaporare le gesta attraverso la nostra puntuale guida. Infatti con tenacia e orgoglio si narra che Deifebo Zuccantini detto l’Abbruciato (per il colore scuro della pelle) difese Monticchiello da 15000 soldati spagnoli di Carlo V per ben 18 giorni dal 28 febbraio al 17 Marzo 1553. L’evento permise di implementare la fortificazione di Montalcino per resistere alle ondate di attacchi per altri 80 giorni.
La gita è proseguita poi nel borgo dell’ex Corsignano che durante il XV secolo divenne il laboratorio di sperimentazione di una “Città ideale” per volere del nostro sommo Pontefice Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, il quale volle riprogettare l’intera pianta del paese scomodando – si fa per dire – un architetto del calibro di Bernardo Rossellino che provvide anche a dotare Pienza (questo il nome della città in onore di Pio II) di una sua cattedrale affacciata sulla piazza principale e realizzata con gusto gotico in stile anglosassone. Infine la visita del Palazzo Piccolomini, antica residenza del Papa e del Palazzo Vescovile, dove è allestito il Museo Diocesano, con opere di notevole importanza tra cui non possiamo non citare la celeberrima “Madonna con Bambino” di Pietro Lorenzetti hanno suggellato il termine di una bella giornata trascorsa all’insegna dell’amicizia e della simpatia non trascurando il valore enogastronomico del territorio, valore questo particolarmente apprezzato e condiviso dai “Contradaioli di accesa passione”  (nota del segretario, complimenti al vicepresidente per la felice scelta).

Michele Pieri

7 Ottobre 1947 – 7 Ottobre 2025, 78 Anni di Comitato Amici del Palio

7 Ottobre 1947 – 7 Ottobre 2025, 78 Anni di Comitato Amici del Palio, anche stasera festeggeremo questo anniversario con un ritrovo conviviale per ricordare tutti gli Amici del Palio.
Qui di seguito un paio di scatti della serata dello scorso anno.
Tanti auguri ai Contradaioli di Accesa Passione!

Festa dei Tabernacoli 2025

Lunedì 8 settembre 2025, alle ore 17.30 nella Saletta della Caccia si riunirà la Commissione per la Festa dei Tabernacoli composta da:
Magistrato delle Contrade – Marco Grandi
Comitato Amici del Palio – Francesco Gerardi
Amministrazione Comunale – Monica Crociani
Amministrazione Provinciale – Angela Carapelli
Curia Arcivescovile – Don Massimo Meioli
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio – Maria Gabriella Carpentiero
Liceo Duccio di Boninsegna – Marta Batazzi
Di seguito l’itinerario previsto:
1 Aquila 18,00 Vicolo di Tone
2 Selva 18,15 Vicolo delle Carrozze (ingresso da Diacceto)
3 Istrice 18,30 Fonte Giusta
4 Drago 18,45 Vicolo della Palla a Corda
5 Oca 19,00 Via Santa Caterina
6 Chiocciola 19,15 Piazzetta Victor Hugo Zalaffi
7 Tartuca 20 Castelvecchio
8 Pantera 20,15 Vicolo del Contino
9 Onda 20,30 Via Giovanni Duprè
10 Torre 20,45 Via di Salicotto (davanti alla fontanina)
11 Valdimontone 21,00 Via dei Servi
12 Nicchio 21,15 Vicolo di Finimondo
13 Leocorno 21,30 Via di Follonica
14 Civetta 21,45 Castellare degli Ugurgeri
15 Giraffa 22,00 Via del Fosso (alla fine di Via delle Vergini)
16 Bruco 22,15 Via del Comune (in cima)
17 Lupa 22,30 Piazzetta Enzo Felici
La premiazione si svolgerà l’8 dicembre nella Collegiata di Santa Maria in Provenzano
In foto la Commissione del 2024 (edizione rinviata al 15 settembre per maltempo)

Masgalano 2025

Il Masgalano 2025 è stato vinto dalla Contrada della Torre

Presentazione Palio 16 Agosto 2025

Presentato il Drappellone di Francesco De Grandi, che andrà alla contrada vincitrice della Carriera dle 16 Agosto 2025

Presentazione Palio e Masgalano

Venerdì 26 giugno sono stati presentati lo stupendo Drappellone dipinto da Riccardo Manganelli e il meraviglioso Masgalano creato da Laura Brocchi, successivamente ci siamo recati a fare un aperitivo nell’altana del Palazzo delle Papesse.

Comunicato Stampa Magistrato delle Contrade

Pubblichiamo il comunicato stampa emesso dal Magistrato delle Contrade, condividendo ogni singola parola, sottolineando che quanto espresso dall’eusastivo documento sposa appieno quello che il nostro Comitato sostiene con convinzione ed entusiasmo

Carissimi senesi e contradaioli, alla vigilia della nostra Festa, che vedrà di nuovo protagonisti i popoli delle diciassette Contrade della città, il Magistrato delle Contrade intende rivolgersi a tutti Voi per esprimere e condividere un fermo dissenso ed un profondo rammarico rispetto agli esiti del procedimento giudiziario che, dopo
otto estenuanti anni, pur conducendo all’assoluzione di alcuni contradaioli, ne ha visti condannare ben 8 per il reato di rissa e, in alcuni casi, addirittura per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
E, proprio in questo momento, analizzate le motivazioni della sentenza del Tribunale di Siena n. 86/2025, vogliamo che emerga in maniera chiara e decisa la nostra contrarietà a quanto ricostruito ed affermato nella sentenza stessa, dalla quale emergono considerazioni che non condividiamo e che, proprio perché destano molta preoccupazione, ci impongono di agire affermando i nostri principi ed i nostri valori.
Tralasciando gli aspetti giuridici (che saranno certamente oggetto di approfondimento nelle
competenti sedi) e ribadendo fermamente la massima vicinanza ai contradaioli coinvolti (che
manifestiamo ancora con più affetto), destano amaro stupore le considerazioni relative all’azione della Polizia Municipale, che la suddetta sentenza definisce “passiva”, finendo addirittura per escludere l’attendibilità delle testimonianze degli agenti e rilevando, evidentemente con una valutazione negativa,
il fatto che essa lasci “presso il proprio comando tutti gli strumenti difensivi, quali manganelli, spray urticanti e manette”, espressione di quello che sarebbe il “medesimo occhio benevolo dell’amministrazione comunale e della
cittadinanza” nei confronti dell’ “evento fronteggiamento”.
Ora, corre l’obbligo di sottolineare che ciò che la sentenza evidentemente utilizza come un argomento a favore della condanna dei contradaioli costituisce al contrario uno dei tratti tipici di un ordinamento che ha quale principio ispiratore non certo l’illiceità, bensì il rispetto: il rispetto dei contradaioli nei confronti delle istituzioni, il rispetto tra le istituzioni stesse (tra le quali, da secoli, vi sono le Contrade), e, infine, il rispetto tra i contradaioli, che, in ogni momento in cui si confrontano (e proprio grazie a tali momenti di confronto), si rivelano reciprocamente e sinceramente, per il coraggio
che mostrano, per la forza che manifestano, per l’attaccamento che vivono e, quindi, per ciò che sono. Il rispetto che nasce da questo tipo di relazione è più solido, perché poggia su una conoscenza reale. Non è cieco né ipocrita, ma consapevole e – ci sia consentito – non ha certo bisogno né di manganelli né di spray urticanti, né tanto meno di manette, strumenti che certamente non vanno destinati a noi.
Ciò che è “lapalissiano” non è certo la difficoltà di questa forma di “equilibrio” sociale, come si
legge nella sentenza, ma è il rapporto di stretta collaborazione che, giorno dopo giorno, si costruisce proprio tra le Contrade (e, con esse, tra i contradaioli) e tutte le istituzioni che operano sul territorio, dalle Forze dell’Ordine, ai rappresentanti del Governo e al Comune: tutto questo ha un solo nome: sicurezza, sociale e civile, cioè garanzia di coesione e presidio del territorio.
Per questo, non possiamo accettare che le nostre Guardie siano considerate inattendibili proprio nel terreno ove, grazie alla loro preparazione ed alla loro opera, anche diplomatica, riescono al meglio ad esercitare la loro funzione istituzionale.
Ma c’è un altro elemento che infonde amarezza: leggendo la sentenza e, in particolare, le pagine
dedicate al riconoscimento dei contradaioli, spiacevolmente corredate da fotografie e fermi immagine, si percepisce distintamente che i senesi, in Piazza del Campo, non sono considerati i protagonisti della Festa, ma dei sospettati, dei possibili delinquenti, da inquadrare preventivamente e dettagliatamente, fin nei loro connotati più personali, perché potenziali autori di reati.
Ecco che il sistema delle telecamere, nato per la sicurezza, tradisce il proprio obiettivo, generando un clima da processo, dove il senese in festa viene trattato come un possibile malvivente.
Questa è una deriva pericolosa, che richiama alla mente un approccio giuridico inquisitorio, in
cui il sospetto precede la prova, ed il contradaiolo viene sorvegliato non per ciò che ha fatto, ma per ciò che potrebbe fare: è una visione incompatibile con i valori della nostra città.
Ma non solo: questa deriva rischia di spegnere quegli elementi di passionalità e spontaneità che
non solo costituiscono il fondamento della nostra Festa, ma che rappresentano il presupposto di quella sicurezza che, come detto, caratterizza la nostra Siena e che dovrebbe costituire un vanto per la nostra
Nazione e non uno slancio da appiattire.
Ebbene, non possiamo accettare che il Palio venga ridotto a scena di sorveglianza permanente così come non possiamo accettare il luogo comune secondo cui non possiamo sottrarci a questa modalità di gestione della Festa, come se si trattasse di un dato di fatto, di un inarrestabile processo finanche destinato a peggiorare.
Non è così: e allora, mentre chiediamo alle Autorità un deciso ripensamento sull’approccio al Palio, e conseguentemente sull’utilizzo abnorme degli strumenti di sicurezza, chiediamo a tutti i senesi di prendere coscienza della forza e dell’unicità del nostro modo di vivere, che non può rimanere solamente una vuota parola da illustrare ai forestieri.
In vista della nostra Festa, facciamo quindi appello a tutti i senesi di vivere i quattro giorni con la dovuta serenità e con sentimento, senza sentirsi osservati o trattenuti, di non rinunciare alla spontaneità, alla passione che rende viva ogni nostra espressione.
Chiediamo a tutti i senesi di essere se stessi, perché essere se stessi, come lo siamo sempre
stati, è un atto di verità, di libertà, l’unico vero antidoto alla finzione, alla prudenza eccessiva che spegne l’anima delle cose. Viviamo allora questi giorni con autenticità, con il cuore aperto, perché solo così, in questo momento, potremo davvero salvaguardare la nostra Festa.

Dalle stanze del Magistrato, 17 Giugno 2025

Il Rettore del Magistrato delle Contrade
Benedetta Mocenni