Festa Titolare Nobile Contrada dell’Oca

Mi manca il giro, la Festa titolare, gli amici di Fontebranda, anche quelli che salutano solo per cortesia.
Mi manca il rimbombo dei tamburi alle fonti, i bambini, il passo insieme a loro, le gallocce sulle mani, le chiacchiere, le bevute, le cantate, il rione imbandierato, mi manca vestirmi.

Qui da casa vedo Siena da lontano, ma non troppo. La vedo tutta da sud, da Fogliano, luogo di cavalli e cavallai.
Dal campo suono a tutta forza illuso e speranzoso che il vento porti dentro le mura anche un solo giro di passo, un passo di marcia semplice cadenzato, rivolto a tutte e diciassette le contrade.

Girai la prima volta nel ’74: ero tra i più piccini. Dopo una pausa di qualche anno ripresi tredici anni fa e l’anno scorso ero il più vecchio.
Un aneddoto che ricordo bene è quando qualche anno fa, passando da Salicotto per il giro, mi sono trovato a fare la stamburata proprio davanti all’Elefante. Fu un minuto speciale, dovevo suonare bene perché in cielo c’era un sacco di gente che era lì: quelli di Fontebranda che venivano dietro al giro e quelli di Salicotto che c’aspettavano.
E per quella gente suonai.

Michele Landi

Michele Landi

Andrea Visibelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SANTA PATRONA NOBILE CONTRADA DELL’OCA

La Santa Patrona della Nobile Contrada dell’Oca è Santa Caterina, vergine e dottore della Chiesa. Da calendario ecclesiastico è celebrata il 29 aprile, patrona d’ Italia dal 1939 e patrona d’Europa dal 1999. Il culto per la Santa risale al 1461 dopo la sua canonizzazione, e gli abitanti di Fontebranda desiderarono costruire una chiesa da dedicare alla Santa nata e vissuta in quei luoghi. L’allora denominata “Contrada di Fontebranda” grazie alle sovvenzioni concesse dal Comune ed anche a proprie spese deliberarono di acquistare dallo stesso, il locale dove il padre di Caterina aveva il suo laboratorio. Gli abitanti decisero allora di radere al suolo il vecchio fondaco del padre della Santa utilizzato per la tintoria delle pelli e le due case adiacenti, per creare lo spazio per il proprio Oratorio i cui lavori terminarono nel 1474.

All’interno del complesso fa spicco l’altare seicentesco dove troneggia la celebre statua lignea policroma della Santa, opera dipinta nel 1475 da Neroccio di Bartolomeo dè Landi, scultore e pittore ed è un considerevole ed importante capolavoro del rinascimento senese.

IL SONETTO